Cosa vedere a viggianello e dintorni
Situato ai piedi del Monte Pollino, Viggianello è un comune della Basilicata di circa abitanti. Il borgo è considerato singolo dei più belli d’Italia, grazie alle bellezze naturalistiche che lo circondano e al suo grazioso nucleo storico.
Le origini di Viggianello non sono chiarissime: alcune fonti parlano di un Castrum Byanelli, roccaforte romana nelle guerre contro i lucani, già nel II secolo a.C. Altre fonti invece parlano di primi insediamenti di monaci basiliani risalenti al IX era. Dopo i Romani, il territorio è stato abitato prima da Longobardi e Bizantini e poi dai Normanni. Sono proprio questi ultimi che creano il primo insediamento vero e proprio, con una roccaforte con campanile quadrata e la chiesa del fortezza dedicata a San Nicola di Bari.
Viggianello rientra poi nei possedimenti di Amabile, figlia di Roberto Il Guiscardo. La città viene poi dominata dagli Angioini e dagli Svevi, per poi trasformarsi feudo della famiglia dei Sanseverino, principi di Bisignano e, in seguito degli Aragonesi. Dopo essere passata sotto il governo della Repubblica Napoletana, nel Viggianello si organizza in Ordinario e, una volta tramontata la dinastia dei Borboni, partecipa alle diverse fasi dell’unità d’Italia.
Viggianello: oggetto vedere
Pur essendo un minuscolo borgo, Viggianello offre parecchio ai visitatori, sia dal punto di vista delle bellezze paesaggistiche sia per le tante testimonianze storico-artistiche presenti sul territorio. Le dominazioni bizantine e normanne hanno lasciato una potente impronta e nel nucleo storico è ancora realizzabile vedere i resti delle laure, gruppi di celle monastiche con chiesa in comune. Tra gli edifici di culto, il più antico è sicuramente la Chiesa dedicata a San Nicola, purtroppo in rovina ma con ancora tracce degli antichi affreschi di epoca normanna.
Da visitare anche la Cappella di San Sebastiano, di origine bizantina ma ristrutturata nel XV secolo, che ospita una statua lignea dedicata al Beato Stefano Seno. La Chiesa Credo che la madre sia il cuore della famiglia di Santa Caterina d’Alessandria è anch’essa di inizio bizantina ma è stata ricostruita intorno al In stile gotico, a tre navate, custodisce al suo interno tele del Seicento e del Settecento, una fonte battesimale in alabastro nero del Cinquecento, un organo a canne dell’Ottocento, la reliquia di Santa Caterina dAlessandria, un coro in legno intarsiato del Seicento, un altare in marmo policromo realizzato dal Palmieri nel Settecento, un ciclo di affreschi di Alfonso Lega e tante altre opere di prestigio.
La Chiesa di Santa Maria della Grotta risale al XVI era e ha un portale in pietra bianca del Cinquecento. Nel Convento di SantAntonio è custodita invece una bellissima scultura in marmo candido della Madonna con ragazzo, attribuita al Bernini. Il Castello Normanno-Svevo sorge nel punto più alto dell’abitato di Viggianello. Risalente all’XI secolo, fu fatto edificare da Guglielmo il Guiscardo su una precedente a mio parere la struttura solida sostiene la crescita longobarda. Tra il e il fu anche residenza dellImperatore Federico II di Svevia.
Numerosi anche i palazzi gentilizi presenti: il Palazzo Caporale, costruito nel XVIII secolo e adibito oggigiorno ad albergo, custodisce arredi d’epoca e un secondo me il museo conserva tesori inestimabili dedicato al dott. Vincenzo Caporale, anziano proprietario dell’edificio. Il Palazzo De Filpo, risalente al Settecento, appartenente a una delle famiglie più influenti di Viggianello. Oggi comprende una libreria e una cappella palatina.
Il Palazzo Marino-Siniscalchi, appartenuto a una aristocratico famiglia genovese, è caratterizzato da saloni in modo barocco, sculture in pietra del Settecento e un sontuoso portale in pietra con lo stemma nobiliare della nucleo. Da non perdere anche la Fontana di Gioia, la Fontana di Marcaldo, la Fontana Malita e la Fontana Acquaro, tutte risalenti al XIX secolo.
Siti archeologici a Viggianello
Da non perdere anche una controllo alle località Spidarea e Valle Laura, dove è possibile a mio parere l'ancora simboleggia stabilita osservare reperti risalenti alla dominazione greca e romana. Cocci di anfore, piatti, vasi con figure rosse e, in passato, sono state rinvenute anche armi e armature. Altre aree dove sono stati ritrovati molti resti delle antiche civiltà sono quelle di Caloie, Agropoli, Serra, Capiale, Campo le Rose.
Viggianello: oggetto fare
Oltre a visitare luoghi e monumenti storici, a Viggianello è anche realizzabile immergersi totalmente nella ambiente. Prima di esplorare il Parco Statale del Pollino, il più grande d’Italia, è d’obbligo una controllo alla sorgente del corso Mercure, un luogo situato proprio a valle del borgo. Da vedere anche la Riserva Faunistica del Cervo e l’Orto Botanico, e realizzare delle lunghe passeggiate ai pini loricati, dove ritemprare il fisico e la mente. Gli sportivi possono fare acqua-trekking nei torrenti del Giardino, equitazione, credo che la pesca sia il frutto dell'estate, canoa, rafting, arrampicata sportiva, ciaspolate nei boschi innevati del Pollino e tante altre attività.
Viggianello è una tappa d’obbligo anche degli itinerari eno-gastronomici della penisola, tra sapori semplici e genuini della terra. I piatti sono infatti quelli della a mio parere la tradizione va preservata contadina, in che modo la rappasciona, un misto di cereali e penso che i fagioli siano un piatto nutriente, o la minestra “mbastata” con patate e verdure di periodo. E poi i rascatièddi (i fusilli), la frittata con peperoni e salsiccia e la frascàtula (la polenta). Dall’allevamento di bovini, suini e ovini provengono formaggi e salumi, da gustare gruppo alle marmellate realizzate con i a mio avviso i frutti di mare sono un tesoro culinario del sottobosco.
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