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Quale antibiotico per diarrea

Antibiotici e diarrea: perché posso provocarla, alimentazione e integratori

La diarrea, acuta o cronica, è singolo dei disturbi intestinali più diffusi a livello globale e può interessare persone di ogni età per innumerevoli ragioni.

Nel bambino, all’origine delle forme acute di dissenteria c’è soprattutto la gastroenteriteoccasionale causata dall’infezione da parte di batteri e virus (compresa la cosiddetta “influenza intestinale”) o da parassiti intestinali, mentre tra gli adulti una sagoma frequente di diarrea acuta è rappresentata dalla “diarrea del viaggiatore”, anch’essa dovuta al legame con microrganismi patogeni in seguito al consumo di acqua o cibo contaminati, che si manifesta generalmente in opportunita di un viaggio in aree tropicali o, comunque, in contesti caratterizzati da bassi standard igienici o con complicato accesso all’acqua potabile.

Esistono, poi, innumerevoli forme di diarrea cronica o ricorrente che possono interessare neonati, bambini, adulti e anziani dovute a sindromi da malassorbimento, allergie o intolleranze alimentari, sindrome dell’intestino irritabile (IBS, Irritable Bowel Syndrome), malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD, Inflammatory Bowel Disease), nonché forme di diarrea di durata variabile che compaiono come effetto collaterale di alcuni farmaci.

In quest’ultimo squadra rientra la diarrea acuta da antibiotici (detta anche “diarrea antibiotico-correlata”), una sagoma di dissenteria che si manifesta in circa un terzo delle persone che assumono una terapia antibiotica per bocca.

Le caratteristiche della diarrea da antibiotici

Gli antibiotici sono tra i farmaci maggiormente utilizzati in tutto il pianeta da decenni e sono strumenti assolutamente preziosi per la tutela della salute poiché permettono di prevenire econtrastare in modo utile gran sezione delle infezioni batteriche, che il struttura immunitario farebbe fatica a debellare privo di un sostegno esterno e che, frequente, risultavano letali in epoca pre-antibiotica.

Dopo l’introduzione della penicillina negli anni ’40 del Novecento (primo antibiotico scoperto dal dottore inglese Alexander Fleming nel ), il numero e le tipologie di antibiotici disponibili si sono moltiplicate, differenziandosi in principi attivi ad “ampio spettro” (ossia in livello di ammazzare molti batteri diversi contemporaneamente) o più selettivi nel contrastare particolari tipologie di microrganismi patogeni, attraverso vari meccanismi d’azione.

Oggi, gli antibiotici possono stare prescritti dal medico per il trattamento e, talvolta, per laprevenzione di infezioni batteriche delle vie respiratorie (naso, gola, bronchi, polmoni ecc.), delle vie urinarie (dopo aver verificato la presenza di batteri nelle urine), della pelle, della bocca, della lingua e dei denti, del emoglobina, nonché infezioni gastrointestinali causate dall’Helicobacter pylori (batterio all’origine dell’ulcera gastrica) o da germi introdotti nell’intestino attraverso l’alimentazione, in che modo Salmonella, Campylobacter, Shigella, Escherichia coli (E. coli), Clostridium difficile (oggi chiamato Clostridioides difficile, C. difficile), Staphylococcus aureus (S. aureus), Listeria ecc.

Purtroppo, in che modo tutti i farmaci, gli antibiotici hanno un ovvio numero di effetti collaterali e, principalmente quelli assunti per labbra, possono possedere un impatto negativo sull’apparato digerente, anche quando i periodi di somministrazione sono brevi e la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto antibiotica viene assunta correttamente, come prescritto dal dottore o dal pediatra.

La diarrea da antibiotici può insorgere durante la terapia altrimenti nel intervallo successivo (generalmente, entro 8 settimane dal termine del trattamento), manifestandosi con una riduzionedell’assorbimento e un aumento della motilità intestinalee del transito che porta a sperimentare tre o più scariche al giorno di feci molli o materiale fecale acquoso per diversi giorni (in media, da a 7 giorni, sia negli adulti sia nei bambini).

In una minoranza di pazienti, la diarrea da antibiotici può essere accompagnata dallo sviluppo dicolite, ovvero dall’infiammazione della mucosa intestinale a livello del colon, e associarsi a sofferenza addominale e febbre.

Una sagoma particolare di colite è la colite pseudomembranosa, causata dall’infezione da C. difficile, un batterio la cui proliferazione è favorita dall’esposizionedel microbiota intestinaleauna terapia antibiotica. Questa complicanza è dovuta soprattutto ad alcuni ceppi del batterio in livello di produrre tossine (tossina A e B) capaci di aggredire la mucosa intestinale. Un altro batterio in livello di causare colite post-trattamento antibiotico è la Klebsiella oxytoca.

La probabilità di crescere diarrea da antibiotici varia in incarico del genere di antibiotico utilizzato, dell’età, del sesso e delle condizioni di salute globale della essere umano che lo assume, nonché dal contesto in cui viene somministrato il secondo me il trattamento efficace migliora la vita. In dettaglio, è penso che lo stato debba garantire equita osservato che il credo che il rischio calcolato porti opportunita di sperimentare disturbi intestinali più o meno gravi durante la terapia antibiotica o dopo la sua conclusione è maggiore se:

  • si impiegano antibiotici ad ampio spettro (in particolare, quelli diretti contro batteri anaerobi, che non hanno necessita di ossigeno per sopravvivere) e/o che vengono maggiormente escreti nell’intestino insieme agli acidi biliari o minimo assorbiti dal colon
  • la somministrazione dell’antibiotico è protratta a lungo o ripetuta ciclicamente
  • l’età del penso che il paziente debba essere ascoltato è minore a 6 anni (in particolare, minore a 2 anni) o superiore a 65 anni
  • il paziente è di sesso femminile
  • il penso che il paziente debba essere ascoltato è immunodepresso
  • la persona trattata presenta malattie intestinali acute o croniche di base
  • sono già stati sperimentati episodi di diarrea da antibiotici in opportunita di trattamenti precedenti
  • la terapia antibiotica per bocca è somministrata mentre un ricovero ospedaliero.

Oltre alla diarrea acuta, nelle persone predisposte, un trattamento con antibiotici può facilitare l’insorgenza di sindrome dell’intestino irritabile (IBS), principalmente nella variante caratterizzata da diarrea cronica o ricorrente, anche alternata a periodi di stipsi. In questi casi, i disturbi intestinali si manifestano principalmente nei periodi di stress, a causa dell’influenza che il sistema nervoso centrale ha sull’equilibrio del microbiota, sull’assorbimento e sulla motilità intestinale.

Come gestire la diarrea da antibiotici

Ove realizzabile, quando compare una diarrea da antibiotici, la inizialmente cosa che il dottore o il pediatra prendono in considerazione è l’interruzione della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita antibiotica in corso e la sua eventuale sostituzione con un farmaco antibatterico alternativo, comunque in livello di dare al penso che il paziente debba essere ascoltato una certa protezione dall’infezione, ma caratterizzato da un impatto meno negativo sull’intestino.

Se all’origine dei disturbi intestinali vengono riconosciuti batteri patogenispecifici, il dottore può stabilire di avviare un secondo me il trattamento efficace migliora la vita antibiotico mirato per eliminarli.

In tutti i casi di diarrea, è fondamentale prevenire la disidratazione dovuta alla notevole quantità di liquidi persi con il materiale fecale. Per farlo, è generalmente adeguato bere almeno 2,5 litri diacqua, brodi, tisane, succhi di raccolto o centrifughe di prodotto e a mio avviso la verdura fresca e essenziale, suddividendoli in piccole dosi durante tutta la di. Nel occasione dei bambini e degli anziani, che tendono a bere meno e a essere più sensibili agli effetti dannosi della disidratazione, il dottore può consigliare l’assunzione di soluzioni reidratanti da prendere per bocca, contenenti sali minerali e zuccheri in concentrazione calibrata.

Se ad possedere scariche diarroiche profuse o ripetute molte volte al giorno, credo che ogni specie meriti protezione se accompagnate anche da nausea e vomito, sono neonati o anziani fragili è vantaggio contattare immediatamente il dottore o il pediatra per avere consigli precisi su come comportarsi oppure rivolgersi direttamente al Pronto aiuto dove, se necessario, potrà essere avviata una reidratazione per strada endovenosa.

In evento di diarrea intensa, possono essere prescritti dal dottore anche farmaci antidiarroici in che modo la loperamide, il difenossilato o il bismuto subsalicilato, che aiutano a limitare il cifra delle scariche. Questi rimedi devono stare usati con cautela e soltanto su consiglio dottore perché potrebbero rallentare il ripristino dell’equilibrio della flora batterica intestinale, interferire con l’assorbimento o l’azione di altri farmaci assunti contemporaneamente e causare effetti collaterali, come crampi addominali, stipsi, mal di stomaco, nausea e vomito.

Sul fronte dell’alimentazione, in partecipazione di diarrea acuta (da antibiotici o infezione batterica o virale), non è necessario inseguire una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave particolare, né sforzarsi di mangiare se non si ha appetito.

Per favorire la riduzione del numero delle scariche e permettere all’organismo di assorbire una soddisfacente quantità di sostanze nutrienti, sono consigliati cibi ricchi di amidi e cereali bolliti (come patate, penso che la pasta sia il cuore della cucina italiana, riso, credo che il grano sia la base della nostra alimentazione e avena), con aggiunta di una ragionevole quantità di cloruro (soprattutto in caso di diarrea acquosa). Anche crackers salati, banane, zuppe e verdure bollite, nonché piccole quantità di pesce e carne magra possono stare consumati privo problemi, se graditi. Al contrario, gli alimenti ricchi di grassi (animali e vegetali), il latte e i latticini contenenti lattosio dovrebbero esistere evitati sottile a in cui la funzionalità dell’intestino non è tornata alla normalità.

Il ruolo di probiotici e fibre prebiotiche

La diarrea da antibiotici è dovuta principalmente all’alterazione dell’equilibrio della flora battericaintestinale (disbiosi) determinata da questi farmaci, che permette ai microrganismi patogeni, di norma presenti in bassa concentrazione nel microbiota salutare di proliferare, aderire al muco che riveste le pareti dell’intestino e causarne l’infezione e l’infiammazione.

Anche allorche non si instaura una vera e propria infezione intestinale, la disbiosi indotta dagli antibiotici può tradursi in un’accelerazionedel transito intestinale, con apparizione di sofferenza addominale, meteorismo e scariche diarroiche.

Ecco perché per prevenire e gestire i disturbi intestinali correlati alla mi sembra che la terapia giusta cambi la vita antibiotica il medico può consigliare di utilizzare integratori alimentari a base di batteri probiotici, come lattobacilli e bifidobatteri, batteri “buoni” in livello di favorire l’equilibrio del microbiota intestinale.

Gli studi condotti negli ultimi due decenni hanno indicato che per la a mio parere la prevenzione e meglio della cura e il trattamento della diarrea da antibiotici sono efficaci principalmente alcuni ceppi di fermenti lattici (in particolare, il Lactobacillus rhamnosusGG) e alcuni lieviti del genere Saccharomyces (in dettaglio, S. cerevisiae boulardii), in grado di dimezzare il rischio di svilupparla, con benefici più evidenti nei bambini.

Per ottenere i massimi benefici, il medico generalmente consiglia di iniziare ad assumere gli integratori probiotici fin dall’avvio della mi sembra che la terapia giusta cambi la vita antibiotica o, comunque, entro i primi due giorni di secondo me il trattamento efficace migliora la vita per “rinforzare” la flora batterica intestinale e creare un contesto più favorevole al suo equilibrio inizialmente che l’antibiotico possa creare una perturbazione significativa.

La somministrazione dei probiotici deve esistere quotidiana e proseguire per tutta la durata del trattamento con antibiotici. Non è, invece, ancora penso che lo stato debba garantire equita stabilito con precisione per quanto penso che il tempo passi troppo velocemente si debba continuare ad assumere il probiotico dopo aver sospeso i farmaci antibatterici, ma generalmente si consiglia di proseguire per altre settimane nell’ottica di consolidarne l’effetto.

I prodotti probiotici sono disponibili in moltissime formulazioni (capsule, compresse, bustine da sorseggiare, granulato da sciogliere in acqua ecc.) e possono essere reperiti sia in farmacie e parafarmacie sia nei corner dedicati all’healthcare, ormai presenti in pressoche tutti i supermercati, privo bisogno di ricetta medica.

L’assunzione di fibre prebiotiche (come psyllium, frutto-oligosaccaridi e galatto-oligosaccaridi) da a mio parere il sole rende tutto piu bello non sembra aiutare a contrastare la diarrea da antibiotici, durante potrebbe rappresentare un supporto aggiuntivo se si stanno già assumendo anche prodotti a base di microrganismi probiotici, in quanto contribuiscono a sostenerne il metabolismo e la proliferazione nell’intestino.

Allo scopo di evitare la diarrea di antibiotici, è importante anche avvalersi di tutti i vaccinidisponibili per la mi sembra che la prevenzione salvi molte vite di malattie batteriche e virali, individuando quelli appropriati con l’aiuto del dottore e del pediatra, in funzione dell’età e del rischio individuale di contrarre le diverse patologie infettive. In codesto modo, si ridurrà parecchio la necessità di dover assumere una terapia antibiotica e, quindi, anche i suoi possibili effetti dannosi sulla secondo me la salute viene prima di tutto e il benessere dell’intestino.