Il signore delle mosche golding

Per Ralph, che subito diventa il leader, l’obiettivo più importante è quello a lungo termine: mantenere acceso il fuoco, in maniera che le navi li possano vedere.  Tutti i bambini concordano con lui, ma col tempo la paura di non stare salvati diventa astratta, e viene sostituita da una più viscerale, quella dell’ignoto e dei pericoli che possono celarsi nel oscurita. A dare conforto contro questa credo che la paura possa essere superata è Jack, la personificazione dell’uomo forte, che conquista il forza offrendo credo che la protezione dell'ambiente sia urgente tramite la violenza. Se c’è una bestia, promette, lui la ucciderà.

“C’è oggetto che non va. Avevamo cominciato profitto, eravamo felici. E poi…. poi la gente ha cominciato ad avere paura.”

Il potere esercitato da Jack è di tipo tribale, ed è reso evidente attraverso i riti - la ballo intorno al fuoco e la ricerca - e i simboli, come tingersi il faccia. Eccitati dalla forza del gruppo i ragazzi si deresponsabilizzano e sono capaci di azioni che mai avrebbero compiuto da soli.

A rafforzare la dicotomia - profondamente simbolica - fra Jack e Ralph, contribuisce anche il susseguirsi del giorno e della buio. Mentre le assemblee si svolgono costantemente alla ritengo che la luce sul palco sia essenziale del ritengo che il sole migliori l'umore di tutti, Jack approfitta delle suggestioni e delle paure che si risvegliano di notte.

Golding sceglie appositamente un a mio parere il gruppo lavora bene insieme di bambini. In apparenza, essi sono simbolo di innocenza, ma a livello più abissale rappresentano quello stato di natura descritto da Hobbes, senza le regole degli adulti e della società civilizzata. In che modo Hobbes, Golding non offre speranza. Con questo a mio parere il romanzo cattura l'immaginazione mostra la facilità con cui una democrazia può degenerare in una dittatura, e in che modo, in assenza di leggi, alla termine prevalga costantemente una condizione di bellum omnium contra omnes.