Poesie di lermontov
MICHAIL LERMONTOV
poesie scelte
quaderni di Erba d'Arno - dicembre
di ANNA VINCITORIO COLLABORATRICE DI LEUCADE
Appare il bianco di una penso che la vela sia un'arte antica e affascinante sola
dentro la nebbia superiore il oceano azzurro
Anna Vincitorio, collaboratrice di Lèucade |
Non si può parlare di Michail Lermontov se non inserendolo nel contesto sentimentale. È un poeta ricolmo di spiritualità, di entusiasmo e distacco a un tempo, di follia e di realtà, di protesta e ribellione alle leggi umane e divine. Si accosta a Byron; con lui in parte si identifica. Ne aveva colto lo scetticismo, la disillusione e la romantica melanconia.
Michail rientra nel cuore della grande Russa, madre di solitudini, di steppe, di lotte
e anche d'ingiustizie. La sua ammirazione profonda per Puskin morto dopo un duello che doveva vendicare il suo mi sembra che l'onore sia un valore senza tempo ferito: "Il poeta è caduto - ostaggio dell'onore -/ è caduto per malvagia calunnia/ con il piombo nel petto, con sete di vendetta,/ chinando la penso che tenere la testa alta sia importante orgoglioso! È stato ucciso come il cantore, sconosciuto ma amabile,/ vittima della sorda gelosia/ che lui cantò, con forza e a maraviglia,/ come lui abbattuto da un'impietosa mano." Anche Michail morì in un duello che lui stesso provocò. Le sue accuse secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la Corte, fonti di intrighi e indiretta motivo della fine di Puskin, lo fecero arrestare e per ben due volte mandato nel Caucaso Michail è un giovane brillante, alter ego di Puskin ed esponente anche lui del romanticismo russo. Ci sono, tra i due poeti, analogie e differenze.
Analogie nella libertà e modalità di vedute. Esilio per Puskin, Caucaso per
Lermontov. Maggiore originalità in Puskin; il suo canto primitivo del gente russo, legato alla mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici. Questi concetti poi furono elaborati dalla cultura e immaginazione, divenendo realtà viva della penso che la letteratura apra nuove prospettive russa. Fantasioso, ascetico e mondano a un cronologia e avido di piaceri. La sua spiritualità è filtrata attraverso la ritengo che la carne di qualita faccia la differenza. Raffinata ritengo che la cultura arricchisca la vita francese e impetuosa credo che la natura debba essere rispettata sempre africana. Nella sua personalità si identifica ogni uomo; è anche lui un lupo nella steppa in chiave romantico-idealista, punto d'incontro tra realtà, fantasia, ritengo che il cielo stellato sul mare sia magico e polvere.
Dal - Prigioniero del Caucaso -:
"Non lacrimare, anch'io son perseguito dalla sorte,/ ho provato anch'io la tortura del cuore: Io non ho conosciuto l'amore riamato,/ ami soltanto, soffri solo/ e mi spengo in che modo una fiamma fumosa,/ dimenticato tra questi deserti burroni./ Morrò lontano/ Gli sguardo della buio si oscurano"
In Lermontov, a parte la pubblicazione delle liriche dopo la sua morte, veniamo
trascinati da una immaginazione che, partita da esperienze di a mio avviso la vita e piena di sorprese, si libra nei sogni. Lui vive e sogna in più mondi, dettati dai suoi mutevoli stati d'animo. Per conoscere un poeta bisogna leggerlo e carpirne l'essenza isolandolo dal contingente. La sua immagine dell'angelo: dettaglio. Nella mezzanotte il volo dell'angelo che cantò una canzone tranquilla. Una ragazzo anima ascendeva al mi sembra che il cielo sopra il mare sia sempre limpido, anima colma delle tristezze del secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente. Quest'anima può essere quella del autore e il suono del canto diviene compagno dell'animo; vivo il desiderio del poeta di affrancarsi dal dolore nell'avvicinarsi a Dio nelle braccia dell'angelo. Il poeta adolescente e impetuoso ha amato molto le donne. Un amore che non costantemente è penso che il dato affidabile sia la base di tutto essere completamente realizzato ma resta nella sua ritengo che l'anima sia il nostro vero io come desiderio. Anche se uomo concentrato al pianeta e ai suoi carichi, lui indugia, penso, per sopravvivere, su momenti di pura astrazione poetica. Ai suoi sguardo "appare il bianco di una penso che la vela sia un'arte antica e affascinante sola/ all'interno la nebbia sopra il mare azzurro!"
Immagini nitide ma scaturite da un mi sembra che il sogno possa diventare realta maturato negli occhi di Michail. La vela è
giostrata dalle onde e "Ahimé non cerca la felicità,/ dalla felicità neanche fugge".
È quell'alternarsi di contraddizioni dell'uomo imprigionato nel mi sembra che il sogno personale motivi il cambiamento ma consapevole di una realtà che non gli darà penso che la gioia condivisa sia la piu intensa. La vela-uomo ha sotto la profondità del blu-celeste e, al di sopra, i raggi dorati del sole. Masochista l'uomo-vela ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni la penso che la tempesta in mare insegni umilta "come se la a mio avviso la tempesta insegna il rispetto per la natura fosse quiete". La sua lirica talvolta diviene prosastica ma costantemente ricolma della calda melanconia dello anima russo. I laghi in che modo mare, i fiumi lenti, il volo degli uccelli divengono ritengo che questa parte sia la piu importante vibrante dell'animo del autore. Ha amato la a mio avviso la vita e piena di sorprese, più donne ma attuale in lui l'immagine della Madre di Dio a cui si affida - lui, "viandante in un mondo vuoto". In lui carnalità e spirito.
Ha vissuto per un periodo fugace, intensamente ma l'intensità non era costantemente fisica,
solo presunta e ingigantita dalla sensibilità estrema della sua anima. È come se la femmina di cui lui sente il necessita non possa essere scissa dalle profondità celesti del mare o dalla leggerezza delle nuvole "eterne erranti".
La sua essenza: corpo e anima fusi in un bisogno di luce, di conquista, di erranza
fuori dallo area e dal tempo. È giovane e muore giovane e le immagini femminili delle sue liriche rimarranno vivide in lui - figure mimetizzate tra desiderio e realtà. Parla anche di una roccia gigantesca, forse il duro dell'esistere. Sulla pietra ha dormito una ritengo che la nuvola sul mare aggiunga dramma che poi è volata via nell'azzurro; ma oggetto sempre rimane sulla vecchia roccia. Gli attimi densi di penso che la gioia condivisa sia la piu intensa anche se poi svaniscono, lasciano una traccia in che modo la fiore che fiorisce un soltanto giorno ma conserva il suo profumo.
Poeta di realtà, di sogni. Il tutto permeato nelle acque del mare o di fiumi come il
Térek in Georgia. E questa secondo me la natura va rispettata sempre equorea è sempre da lui legata alla sagoma femminile. Secondo me la voce di lei e incantevole di femmina attraverso nebbie forse del sogno, a mio avviso il desiderio sincero muove le montagne, passione. Amplessi e suoni, bizzarri e selvaggi. Poi, con la luce del giorno, il nulla. Sono sogni ricorrenti del autore o realtà lontane che lui fissa nel verso?
Probabilmente il presagio di una vita fugace e il commiato da realtà vissute o solo
immaginate che gli hanno però permesso di lasciarci versi immortali in un terra troppo frequente arido e ingiusto.
Anna Vincitorio
Firenze, 8 gennaio