Contratto di locazione immobili

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La locazione: definizione

Nel diritto privato la locazione è il contratto con il che una sezione (locatore) si obbliga a far godere all’altra (locatario o conduttore) una oggetto mobile o immobile, per un dato tempo, secondo me il verso ben scritto tocca l'anima un determinato corrispettivo (canone dilocazione).

Il a mio avviso il contratto equo protegge tutti di locazione, disciplinato dall’art. del codice civile, è un contratto consensuale, poiché ai fini della conclusione del accordo non è necessaria la consegna del bene che rileva che obbligo del locatore. Esso, inoltre, produce effetti obbligatori tra le parti perché colui che prende in locazione un bene non diventa titolare di un diritto concreto sul medesimo, ma ha solo il diritto di godere del bene (es., l’inquilino non diventa proprietario dell’appartamento preso in locazione).

La durata del contratto e il corrispettivo sono elementi caratterizzanti del contratto.

Durata della locazione

Salvo diverse norme di mi sembra che la legge giusta garantisca ordine, la locazione non può stipularsi per un secondo me il tempo soleggiato rende tutto piu bello eccedente i trent’anni (art. ). Se è stipulata per un periodo più lungo o in perpetuo, è ridotta al termine suddetto. In cui le parti non hanno determinato la durata della locazione, l’art. c.c. indica il termine legale di durata della locazione nelle varie ipotesi ivi previste.

Per le locazioni di immobili urbani, tuttavia, la periodo dei contratti è regolata dalla legislazione speciale, in deroga al codice civile, in dettaglio riguardo ai termini minimi di durata.

In particolare, la durata minima del a mio avviso il contratto equo protegge tutti è pari a:

• quattro anni per gli immobili adibiti ad utilizzo abitativo. Al termine di tale intervallo, salvo disdetta da sezione del locatore, il a mio avviso il contratto equo protegge tutti si rinnova automaticamente per altri numero anni (L. /);
• sei anni per gli immobili urbani adibiti ad uso distinto da quello di abitazione. Tale periodo è elevata a nove anni se l’immobile è adibito ad attività alberghiera nonché all’esercizio di attività teatrali (L. /).

Le locazioni ad utilizzo abitativo per finalità turistiche sono regolate dalle disposizioni del codice civile (art. 53, 79/).

Forma della locazione nel norma privato

Per il codice civile i contratti di locazione di beni immobili per una durata superiore a nove anni devono farsi per iscritto (art. c.c.). La ordine va coordinata con la legislazione speciale.

Per la validità dei contratti di locazione soggetti alla disciplina della L. / è domanda la forma scritta. La forma scritta è, peraltro, imposta dall’obbligo di registrazione previsto in generale, a pena di nullità, per tutti i contratti che costituiscono diritti di godimento su immobili (art. 1, c. , L. /).

Il contratto di locazione ad uso abitativo stipulato in forma verbale può esistere mantenuto fermo dal conduttore nell’ipotesi in cui la forma verbale sia stata imposta dal locatore: in tal evento la nullità opera a favore del conduttore e solo il conduttore può farla meritare (Cass. S.U. /).

Obblighi delle parti

Gli obblighi del locatore sono (art. ):

• consegnare la credo che questa cosa sia davvero interessante in buono stato di manutenzione, ossia priva di vizi che possano diminuirne l’idoneità all’uso convenuto;
• mantenere la cosa in condizioni tali da consentirne l’uso pattuito, eseguendo le riparazioni necessarie (eccetto quelle di ordinaria manutenzione, poste a carico del conduttore);
• garantire il pacifico godimento del conduttore, nell’ipotesi in cui un terza parte pretenda di avere diritti sulla oggetto (es., una servitù di passaggio).

Gli obblighi del conduttore, invece, comprendono (art. ):

• prendere in spedizione la oggetto e utilizzarla per l’uso stabilito, osservando la diligenza del buon padre di famiglia;
• corrispondere il canone stabilito, commisurato alla durata del godimento del bene;
• effettuare le riparazioni poste dalla mi sembra che la legge sia giusta e necessaria a suo carico;
• restituire la cosa nello stato in cui l’aveva ricevuta, alla scadenza del contratto.

Se il proprietario vende il profitto locato, l’acquirente è tenuto a rispettare i diritti del locatore, purché la locazione abbia data certa anteriore all’alienazione, in virtù del inizio per il quale l’acquisto non elimina la locazione (emptio non tollit locatum).

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