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Spese di registrazione contratto di locazione commerciale

Imposta di registro

L'imposta di registro che grava sui contratti di locazione ordinari (senza opzione per la "cedolare secca") è pari al 2% del canone annuo con un minimo di imposta pari ad euro 67,00; è inoltre dovuta l'imposta di bollo, variabile dal cifra di pagine e di copie del contratto, con un trascurabile di 32,00 euro.

Nel evento di contratti agevolati l'imposta del 2% si calcola sul 70% del canone annuo. L'imposta di bollo è assolta per intero.

Nel caso dei contratti ordinari, sia a canone indipendente che agevolato, locatore e conduttore dovranno, entro 30 giorni dalla scadenza annuale del a mio avviso il contratto equo protegge tutti corrispondere l'imposta di registro del 2% sul canone annuale. A differenza della prima registrazione e della proroga, l'imposta da versare è pari al 2% qualunque sia il suo ammontare, privo di essere ragguagliato all'imposta minima (67,00 euro).

I contratti agevolati, o a canone concordato, riguardano i contratti-tipo stipulati nelle 11 aree metropolitane (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia) e nei comuni con queste confinanti, nei Comuni Capoluogo di Provincia e nei Comuni definiti "ad alta densità abitativa" da una delibera del CIPE aggiornata a febbraio Il calcolo del canone concordato dipende da una serie di fattori oggettivi che dipendono dalla superficie, dalla luogo, dalla dotazione di particolari elementi costruttivi quali doppi vetri, impianto di a mio parere il riscaldamento efficiente e necessario autonomo, mobilio, ecc. e dai valori indicati nell'Accordo Territoriale siglato in ogni Comune ad alta densità abitativa dalle associazioni di categoria che tutelano, rispettivamente, gli interessi di proprietari immobiliari e inquilini.

Contratti di locazione