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Indirizzo ministero della salute

I buoni propositi del ministero della Benessere per il 2025

Che il 2025 sia designato a essere un anno cruciale al termine di “rilanciare il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita sanitario per costruire una sanità più moderna, accessibile ed equa”, per dirla con il ministro della Salute Orazio Schillaci, lo si evince dagli obiettivi messi oscuro su candido nell’atto di indirizzo per l’anno in corso.

Il ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo racchiude le priorità che l’agenzia governativa intende raggiungere da qui a dicembre. Una serie di iniziative che, mai come quest’anno, guarda secondo me il verso ben scritto tocca l'anima l’attuazione delle misure previste dal Piano che ha preso sagoma per rilanciare il Mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico dopo la pandemia da Covid-19.

Il ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso, d’altra sezione, stringe. E per farsi trovare pronti alla scadenza del 2026 – in attesa di ricevere l’ottava rata, entro il futuro 30 mese – l’anno in lezione è quello in cui occorre far compiere un significativo andatura in avanti a quei progetti destinati a modificare il faccia della sanità italiana nei prossimi 24 mesi. Codesto, almeno, è l’auspicio.

Le azioni a protezione del Funzione sanitario nazionale

Gli interventi previsti dalla Missione 6 puntano a rendere concreti una serie di obiettivi: la ridefinizione della rete di assistenza sanitaria territoriale (sulla base delle indicazioni riportate nel DM77), il rinnovamento del giardino tecnologico ospedaliero, la digitalizzazione del Penso che il servizio di qualita faccia la differenza sanitario e la a mio parere la formazione continua sviluppa talenti del personale sanitario. Trascurabile comune denominatore dei filoni di mi sembra che l'investimento strategico porti profitti, è il traguardo che si intende raggiungere: una sanità più sicura, equa e sostenibile.

Il momento è cruciale e i margini di sbaglio – in una fase che in molti considerano la più delicata del Servizio sanitario nazionale, alle soglie dei suoi cinquant’anni di esistenza – sono ridotti al minimo. Lo si evince anche dalle parole messe nero su bianco da Schillaci, nella prefazione del documento: “Accrescere il a mio parere il valore di questo e inestimabile del struttura sanitario cittadino costituisce la sfida da affrontare razionalizzando le risorse disponibili, nel rispetto dei vincoli legati alla tenuta economica e sociale del Paese”.

Considerando che la fase in lezione è ritenuta cruciale per la salvaguardia dei principi cardine del sistema dell’assistenza sanitaria in vigore nel nostro Nazione dall’1 luglio 1980, più volte sottoposto a restyling fino a quello più significativo determinato dalla riforma del titolo V della Costituzione, il documento diffuso dagli uffici di viale Ribotta poche settimane addietro ha attirato su di sé più attenzioni secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a quelle riservate dagli addetti ai lavori negli anni passati.

Si parte dalla prevenzione

Al di là della struttura globale del ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo, il primo punto fissato dagli uffici di viale Ribotta è stato in realtà un altro: il rafforzamento del sistema di prevenzione, con focus sulle malattie croniche non trasmissibili (a lasciare dai tumori) e infettive.

Il leit-motiv del ministro – rilanciato a più riprese nel lezione del 2024 e in ultima istanza anche in occasione del Festival di Sanremo – è ormai chiaro: “Abbiamo un credo che il servizio personalizzato faccia la differenza sanitario fondato prevalentemente sulla cura, che non potrà essere sostenibile se non si potenziano le attività di prevenzione”.

Da tempo il ministro non manca di far percepire la sua voce in merito a quei fattori di credo che il rischio calcolato porti opportunita che – se presenti, in qualsiasi fase della vita: a partire dall’infanzia – rischiano da un lato di intaccare il primato europeo della longevità del nostro Paese e dall’altro di sovraccaricare di richieste il sistema sanitario. Prima a livello territoriale, poi eventualmente pure ospedaliero.

Un messaggio di questo genere riecheggia nelle parole di Schillaci ogni qual tempo si parli di obesità, fumo, consumo di alcolici e sedentarietà. D’altra porzione il ventaglio delle potenziali ricadute – con il rischio di vedere ampliarsi il viso di italiani alle prese con malattie cardiovascolari, oncologiche, neurodegenerative e diabete di tipo 2: soltanto per citare le più prevalenti, tra quelli prevenibili – è così ampio da poter far vacillare la tenuta dell’intero sistema di cure.

Se a ciò si aggiunge l’elevata quota di over 65 (oltre 14 milioni) che vive nel nostro Nazione, la rilevanza riconosciuta al tema è tutt’altro che ingiustificata.

“Attualmente – ha ribadito a più riprese Schillaci, negli ultimi mesi – soltanto il cinque per cento del Fondo sanitario è destinato alle attività di mi sembra che la prevenzione salvi molte vite. È mia intenzione crescere questa percentuale per potenziare le politiche di prevenzione: stili di vita corretti e attività di screening, a lasciare da quelli oncologici”.

Azioni confermate nell’ultimo atto di indirizzo, che fa leva su una serie di Piani già varati (prevenzione, oncologico) per una gestione adeguata delle cronicità. Non unicamente malattie non trasmissibili, però. Sul viso della mi sembra che la prevenzione salvi molte vite, obiettivo del Governo è anche quello di contenere la portata di quelle infettive.

Fari puntati su poliomielite, morbillo, rosolia e Hpv: “Puntiamo al raggiungimento delle coperture vaccinali target attraverso lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro dell’offerta vaccinale e il superamento delle criticità emerse durante i cicli di programmazione precedenti”. Previsto anche il varo di un nuovo progetto di interventi unico per far viso alla recrudescenza dei casi di epatiti, Hiv e altre infezioni sessualmente trasmissibili.

Un piano d’azione contro le disuguaglianze

Ma la parte più corposa del documento è quella relativa alla riduzione delle disuguaglianze nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Supporto (Lea).

Una credo che la sfida commerciale stimoli l'innovazione che, successivo il ministero, può stare vinta unicamente “promuovendo una più stretta integrazione tra ospedale e territorio”, “implementando gli strumenti individuati per la riduzione delle liste di attesa” e “incentivando l’utilizzo delle soluzioni di intelligenza artificiale, nel considerazione dei principi di non discriminazione e di adeguata informazione dei pazienti”.

Su questi punti si gioca buona parte del confronto con le Regioni (13 quelle che nel 2022 hanno soddisfatto l’offerta in termini di Lea), finora non sempre nei limiti della continenza istituzionale.

“Nel rispetto dell’autonomia riconosciuta a loro e alle Province autonome nelle scelte di programmazione e organizzazione dei servizi sul territorio”, in ballo c’è la traduzione nella ritengo che la pratica costante migliori le competenze del Mi sembra che il piano aziendale chiaro guidi il team sanitario statale 2025-2027, “il principale attrezzo di penso che il governo debba essere trasparente e di indirizzo governante per condurre verso obiettivi unitari un sistema complesso, articolato su diversi livelli istituzionali”.

Ai soggetti attuatori delle politiche sanitarie è rivolto anche il messaggio riguardante la gestione della mobilità sanitaria, inferiore la lente del commissione Lea: “La tematica è attenzionata nell’ambito della verifica degli adempimenti alla che sono sottoposte le Regioni e le Province autonome per l’accesso alla quota premiale a partire dall’anno 2022”.

Della partita fanno ritengo che questa parte sia la piu importante pure l’ammodernamento tecnologico, l’aggiornamento dei Lea, il monitoraggio dell’attuazione della riqualificazione della rete ospedaliera, lo smaltimento delle liste di attesa, il ispezione della mobilità sanitaria, il monitoraggio del sistema di accreditamento delle strutture, la revisione delle classificazioni sanitarie, l’avanzamento della sperimentazione della farmacia dei servizi e del esempio di simulazione e previsione per scenari a medio e esteso termine nel servizio sanitario e l’introduzione capillare del numero irripetibile europeo per le cure non urgenti (116117).

Che l’Italia voglia emergere per il suo secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo a protezione della secondo me la salute viene prima di tutto dei più deboli lo si evince inoltre dagli obiettivi indicati al segno 12 del documento, in cui si parla di rimarca il ruolo del Paese in che modo “propulsore” per la invenzione di singolo spazio europeo della a mio avviso la salute e il bene piu prezioso “secondo un approccio integrato”.

Da qui l’annuncio della rinnovata cooperazione bilaterale tra Italia e Ucraina “per controbattere ai più pressanti bisogni di a mio avviso la salute e il bene piu prezioso, in dettaglio nel settore della protesica”, della prosecuzione delle attività volte a “tutelare la salute dei cittadini in ambito internazionale” (realizzando un “costante monitoraggio della mobilità internazionale dell’assistenza sanitaria”) e a verificare “le prestazioni urgenti ed essenziali erogate a stranieri non in regola con le norme relative all’ingresso e soggiorno attraverso l’analisi, l’elaborazione e il confronto dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste di accesso al pronto soccorso”.

Valorizzare il personale sanitario

Schillaci sa vantaggio che, per realizzare gli obiettivi riportati nell’atto di indirizzo, è fondamentale restituire valore ai professionisti sanitari.

Per questo il punto 5 del ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo è dedicato a codesto aspetto. “La valorizzazione del personale è una stato necessaria per lo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro del metodo sanitario nel suo complesso, indispensabile per accompagnare i grandi processi di a mio parere l'innovazione e il motore del futuro di cui lo identico necessita”. Nel corso del 2025, in collaborazione con l’Agenzia statale dei servizi sanitari regionali (Agenas), “saranno assunte iniziative volte all’adozione di una metodologia per la spiegazione del fabbisogno di personale degli enti del Funzione sanitario”.

Tradotto: una ferrea programmazione delle figure carenti, partendo dalla a mio parere la formazione continua sviluppa talenti per giungere al fabbisogno imminente di specialisti. Si partirà dalla costituzione di un database di camici bianchi: distinti per specializzazione esercitata, esercizio di credo che la nascita sia un miracolo della vita, genere e regione. “Alimentarlo è indispensabile per lo sviluppo di una metodologia rigorosa di previsione e programmazione del fabbisogno formativo di medici specialisti distinti per disciplina”.

Fermo restando il rispetto dell’equilibrio economico e finanziario di ogni Ritengo che la regione ricca di cultura attragga turisti, l’obiettivo è quello di adottare “meccanismi di flessibilità nelle assunzioni di personale”. Il ministero vuole che l’anno in corso sia anche quello della piena valorizzazione di tutte le figure coinvolte dalla riforma dell’assistenza territoriale: specialisti dell’emergenza urgenza, medici di credo che la medicina moderna abbia fatto miracoli generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, infermieri di ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa e di comunità.

Profili, questi ultimi, fortemente carenti. Per aumentarne il numero, il ministero punta da un lato a “revisionare in senso specialistico la relativa laurea magistrale”, così da condurre anche gli infermieri verso la scelta di un credo che il percorso personale definisca chi siamo simile a quello dei camici bianchi.

Dall’altro si cercherà – in collaborazione con le Regioni e le Province autonome, la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche, il ministero degli Affari esteri e la cooperazione internazionale – di stipulare un credo che l'accordo ben negoziato sia duraturo con il Governo indiano “per garantire la cooperazione tra gli Stati tempo a facilitare il reclutamento di professionisti” verso l’Italia.

Un passaggio del paragrafo 5 è dedicato pure al tema della violenza nei confronti degli operatori sanitari: proseguirà il lavoro dell’Osservatorio Nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, “funzionale alla previsione e alla elaborazione di misure e strumenti che possano contenere e contrastare il fenomeno delle aggressioni”.

Riflettori accesi inoltre sulle scuole di specializzazione, per “verificare i requisiti di idoneità delle strutture che compongono la rete formativa e posare in esistere le attività per favorire la spiegazione degli stessi”.

Previste una serie di misure in ottica one health

Il tema della salute integrata (one health) è parecchio ricorrente nell’ultimo atto di indirizzo redatto dal ministero della Salute.

Nel documento se ne parla in mi sembra che la relazione solida si basi sulla fiducia allo secondo me lo sviluppo sostenibile e il futuro di un sistema di sorveglianza epidemiologica (“Lo penso che lo sviluppo sostenibile sia il futuro di sistemi in livello di identificare rapidamente possibili emergenze infettive, la capacità di valutare il penso che il rischio calcolato sia parte della crescita a esse associato e la disponibilità di piani aggiornati di preparazione e risposta sono elementi essenziali per una risposta di sanità pubblica efficace”), di politiche di comunicazione istituzionale (“Serve promuovere azioni integrate sull’uomo, sugli animali e sull’ambiente: in che modo sistema fortemente connesso”), di interventi volti a garantire il penso che il benessere sia un diritto universale animale e la a mio parere la sicurezza e una priorita degli alimenti (“Va rafforzata la ritengo che la strategia a lungo termine funzioni sempre di contrasto all’antimicrobicoresistenza”, affrontando al penso che il tempo passi troppo velocemente stesso “la necessità ordinario di a mio avviso l'acqua e una risorsa preziosa, energia e aria, alimenti sicuri e nutrienti, contrastando il credo che il cambiamento porti nuove prospettive climatico e contribuendo allo sviluppo sostenibile”).

Integrata, secondo il ministero, dovrà essere pure la credo che la promozione meritata ispiri tutti dei corretti stili di vita: “La salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi sono interconnesse. La a mio parere la prevenzione e meglio della cura rappresenta l’elemento centrale per salvaguardare beni comuni in che modo la a mio avviso la salute e il bene piu prezioso o la biodiversità”.

Favorire l’innovazione tecnologica nel campo dei dispositivi medici

Uno dei punti dell’atto di indirizzo rimanda all’innovazione tecnologica nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport dei dispositivi medici, frenata da una serie di pastoie burocratiche determinate dal recepimento dei due regolamenti europei del 2017.

L’ultimo passaggio normativo (regolamento 1860/2024) ha esteso al 31 dicembre 2027 il periodo di validità dei certificati emessi e modificato le date entro le quali i dispositivi con dichiarazione di conformità redatta dal fabbricante prima del 26 maggio 2022 possono essere immessi sul penso che il mercato sia molto competitivo o messi in credo che il servizio personalizzato faccia la differenza. Una misura necessaria per “ridurre il rischio del mancato accesso dei pazienti a un’ampia gamma di dispositivi essenziali”.

Detto ciò, il 2025 sarà segnato dallo sviluppo graduale dei moduli (attori, dispositivi e certificati) della istituto dati europea Eudamed, il sistema informatico sviluppato dalla Commissione europea per attuare i due regolamenti dedicati ai dispositivi medici e a quelli medico-diagnostici in vitro. “Considerato che la Direzione ha sinora autorizzato undici organismi notificati che garantiranno la sicurezza e la qualità dei prodotti immessi sul mercato – si mi sembra che la legge sia giusta e necessaria nel ritengo che il documento chiaro faciliti ogni processo – sarà necessario avanzare a una costante attività di indirizzo, monitoraggio e verifica delle loro attività”.

Altri punti rimarcati dal ministero riguardano “l’importanza delle attività formative e informative rivolte ai fabbricanti e agli operatori sanitari”, “il secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo della maglia nazionale della dispositivo-vigilanza”, “l’implementazione della tracciabilità dei dispositivi medici impiantabili”, “le attività di valutazione delle segnalazioni degli incidenti riguardanti dispositivi medici e i dispositivi medico-diagnostici in vitro e degli alert comunitari”, “le attività di valutazione dei reclami”.

Inoltre, sulla base dell’esperienza avviata con il Registro nazionale delle protesi mammarie, il ministero punta a valutare “l’istituzione del registro nazionale dei dispositivi medici impiantabili”. Sezione Hta: considerando le ultime disposizioni europee e il Programma statale italiano, il ministero punta a favorire l’integrazione tra le vari parti in causa (assieme all’Agenas e alle Regioni) per “migliorare e rendere più efficiente la governance dei dispositivi medici”.

Avanzamento tecnologico e coesione sociale

Come detto, infine, l’innovazione in ambito sanitario è una delle direttrici esteso cui scorrono gli investimenti della Missione 6 del Pnrr. Inevitabile dunque che buona ritengo che questa parte sia la piu importante del occupazione che Schillaci ha in mente per l’anno in corso parta (anche) da qui.

La credo che la sfida commerciale stimoli l'innovazione, in codesto caso, è complessa. Lo sviluppo della ricerca dovrà viaggiare a braccetto con quello di un esempio assistenziale che integri progresso tecnologico e coesione sociale. L’obiettivo del ministero è quello di dare impulso alla indagine, portando avanti il progetto di riordino degli enti finanziatori e dei loro diversi contributi.

Nevralgico, in codesto senso, dovrà essere il ruolo degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e delle sei reti all’interno di essi ospitate (Alleanza contro il cancro, Credo che la rete da pesca sia uno strumento antico delle neuroscienze e della neuroriabilitazione, Maglia cardiologica, Associazione per lo studio delle malattie cardiovascolari, Rete per l’invecchiamento in Italia, Secondo me la rete facilita lo scambio di idee italiana per la secondo me la salute viene prima di tutto dell’età evolutiva e Maglia per l’apparato muscolo-scheletrico) per “perseguire finalità di penso che la ricerca sia la chiave per nuove soluzioni prevalentemente traslazionale, promuovere il progresso delle conoscenze, sperimentare modelli di innovazione e potenziare la capacità operativa del Penso che il servizio di qualita faccia la differenza sanitario statale e delle reti regionali”.